Come scegliere il collutorio migliore: antinfiammatorio, disinfettante, desensibilizzante o antiplacca?

La salute della bocca incide sul benessere psicofisico e per questo usare i prodotti giusti diventa fondamentale. Qual è il collutorio migliore? La campagna di sensibilizzazione incentrata sull’importanza della salute della bocca ha dimostrato l’importanza delle visite ricorrenti dal dentista e dell’uso di adeguati prodotti dedicati all’igiene orale. Tra i prodotti più utilizzati con leggerezza c’è il collutorio, vale a dire una soluzione usata per effettuare i risciacqui del cavo orale per completare (non sostituire) le operazioni di igiene orale. 

Il collutorio viene consigliato dagli esperti nell’ambito di una corretta igiene orale ma, se scelto attentamente, potrebbe restituire benefici ad ampio raggio. Purtroppo si tende ad acquistarlo al supermercato senza avere idea della qualità del prodotto anziché affidarsi ai consigli di chi si occupa di benessere a 360 gradi in una delle farmacie di Latina. 

Come scegliere il collutorio 

A cosa serve il collutorio? Antibatterico, antifungino, antinfiammatorio, desensibilizzante e/o disinfettante: il collutorio può assolvere a una o più funzioni contemporaneamente se presenta la composizione giusta. 

La scelta alla cieca del collutorio potrebbe non dare gli effetti desiderati e addirittura causare l’irritazione della lingua e delle mucose e la pigmentazione dei denti. Per questo motivo è indispensabile capire qual è il miglior collutorio, anche quando non si ha modo e tempo di contattare il dentista di fiducia. 

In assenza di punti di riferimento è meglio rivolgersi alle farmacie di Latina che offrono una vasta gamma di prodotti dedicati all’igiene orale e possono consigliare il prodotto giusto. Ecco come: 

Quante volte si può usare il collutorio? Esistono collutori pensati per l’igiene quotidiana di bocca e denti e collutori dall’intento terapeutico da usare per un tempo limitato. In base allo scopo, quindi, il farmacista spiega se usare il collutorio dopo le operazioni di pulizia dentale (spazzolino, dentifricio e filo interdentale) oppure se limitare l’uso a un tot di giorni o settimane. 

Esiste un collutorio per ogni disturbo: alitosi (elimina la placca e la carica batterica dovuta ai residui di cibo e profuma l’alito); gengive infiammate (tratta le gengive rosse e infiammate); prevenzione carie (scongiura la formazione di carie); denti sensibili (protegge i denti che hanno perso lo smalto); antiplacca (contrasta la proliferazione di batteri); antitartaro (combatte l’eccesso di tartaro). 

Ingredienti del collutorio 

Il collutorio riesce ad assolvere alla funzione specifica soltanto se può contare su una composizione ad hoc (che può nascondere dei rischi che vale la pena conoscere). Ecco i più comuni: 

  • Alcol etilico – L’alcol ha un potere antibatterico spiccato, ma potrebbe irritare la mucosa e causare problemi a denti e gengive a lungo andare. Per questo esistono collutori anche senza alcol (es. cetilpiridinio). 
  • Fluoro – Il fluoro riesce a unirsi allo smalto dentale per proteggere i denti dalla sensibilità e dalla formazione di carie. Tuttavia potrebbe demineralizzare i denti se viene usato in modo eccessivo. 
  • Clorexidina – La clorexidina ha spiccate capacità disinfettanti, ma può assolvere a funzioni diverse in base alla percentuale contenuta: controllo placca, cura gengiviti o antisettico dopo un intervento. Purtroppo, se usato per un periodo prolungato senza controllo medico, il collutorio con clorexidina potrebbe macchiare i denti. 
  • Esentina – L’esentina conferisce al collutorio un potere antinfiammatorio, disinfettante, antifungino e antiplacca perfetto in caso di gengivite, candidosi e stomatite. A dosaggi eccessivi però potrebbe causare irritazione. 
  • Cetilpiridinio cloruro – La presenza di cetilpiridinio in un collutorio lo rende disinfettante‚ antifungino e battericida, ma allo stesso tempo potrebbe irritare le mucose e pigmentare i denti. 
  • Oli essenziali – La presenza di oli essenziali estratti da piante riconosciute per la loro azione antibatterica potenziano gli effetti della composizione, rinfrescano il cavo orale e migliorano l’alito. Potrebbero potrebbero causare reazioni allergiche in caso di sensibilità. 

La composizione conferisce un sapore caratteristico al collutorio e per questo potrebbe risultare sgradevole sia in fase di risciacquo che dopo l’utilizzo. A parità di fine e qualità, quindi, il farmacista riesce a consigliare un prodotto piacevole al gusto di menta, mela verde o agrumi. 

Il formato del collutorio può fare la differenza, specialmente quando si tratta di un prodotto a uso quotidiano utilizzabile da tutta la famiglia.  In questo caso una farmacia dotata di una vasta gamma di collutori permette di trovare il collutorio migliore del formato più giusto e ottimizza il rapporto qualità/prezzo rispetto all’uso di destinazione.